da Gallinacciainfuga | Dic 5, 2024 | TV
Ancora sullo sguardo. Stamattina ho incontrato una persona che conosco bene, nel senso che ci conosciamo da moltissimo tempo a abbiamo condiviso tante cose. Era dall’altra parte della strada, ma mentre mi preparavo a salutarlo e a scambiare due chiacchiere, ha preso un’altra direzione senza accorgersi di me. Aveva un’espressione smarrita e sconsolata. Come se avesse avuto 4 anni e avesse appena perso di vista la mamma in un centro commerciale sconosciuto. Sconsolato e perduto. A proposito dello sguardo.
Ho considerato che ogni volta che lo incrocio per caso ha quell’aria perduta, che non è quella dell’allampanato come spesso realizzavo tra me me e me, è proprio l’aria perduta.
Sempre a proposito dello sguardo. Quando invece lo sento parlare, e mi capita spesso, in presenza di altre persone o solo in mia presenza, sembra uscito dal catalogo delle esistenze realizzate.
Poi un giorno guardi e capisci e allora ti chiedi come hai fatto a non accorgertene prima. Ma non è che non me ne accorgessi, solo trascuravo la sensazione preferendo dare credito alle parole. Stamattina ho solo messo insieme le intuizioni che mi regala il mio sguardo. Non avrei voluto uscisse dal catalogo delle esistenze realizzate e compiaciute. Avrei preferito saperlo contento così come si racconta ma è uscito da solo, quando ho permesso al mio sguardo di ricucire tutti gli sguardi degli ultimi anni, gli sguardi che me lo hanno fatto cogliere da solo, infelice e perduto. Anche quando non davo peso al mio sguardo, ha lasciato un’impronta dentro di me
da Gallinacciainfuga | Dic 4, 2024 | cancro al seno metastatico, yoga
Continuo a pensare allo sguardo, agli sguardi e alla loro direzione. Drishti in sanscrito vuol dire sguardo, nello yoga ogni asana è accompagnata da Drishti, la direzione dello sguardo, la giusta direzione dello sguardo ci consente di eseguire correttamente la posizione. Nella posizione del guerriero, la prima, Virabhadrasana A, una delle posizioni di forza e radicamento, la direzione dello sguardo è “fino al cielo”.
E’ la direzione, sempre, che ci mantiene centrati, che ci aiuta a resistere. Non il modo il cui poggiamo le gambe, stendiamo le braccia, o meglio non solo; ciò che ci fa raggiungere l’obiettivo è lo sguardo. Restiamo stabili e forti guardando fino al cielo. Lo sguardo ci raccoglie e ci porta oltre quel che vede, la direzione e la concentrazione che richiede Drishti, ci porta oltre ma ci fa restare stabili.
Dalla terra, con i piedi ben piantati, il baricentro perfettamente allineato, con la sensazione che nulla ti possa far vacillare, che puoi farcela, la posizione del guerriero, non la raggiungi senza guardare fino al cielo.
Lo yoga insegna che bisogna mantenere lo sguardo morbido, è lo sguardo che vede oltre cose, non giudicante, che può cambiare direzione in base all’obiettivo (alla posizione), lo sguardo che trascina avanti. Lo sperimentiamoo tutti i giorni, andiamo dove e come guardiamo.
da Gallinacciainfuga | Dic 3, 2024 | TV
Ieri mattina sono andata a ritirare il referto di un prelievo, avevo le cuffie e l’aria sgargiante, anche gli occhiali da sole, al chiuso. Non volevo avere l’aria mesta probabilmente e mi sono vestita in modo troppo appariscente, per il luogo. Così dopo aver ritirato allo sportello il mio foglio, mi sono allontanata per leggere i risultati, uno in particolare, e devo aver detto qualcosa a fior di labbra. Alzando gli occhi ho visto che una ragazza mi stava guardando e che aveva seguito tutti i colori e i riflessi e la gamma di emozioni che era apparsa sul mio viso. Quando ho ripiegato il foglio le ho sorriso, mi ha sorriso. Ci siamo dette intere biblioteche, davvero. Le ho voluto bene, lei ne ha voluto a me. Gli occhi buoni ti restano dentro, lo sguardo benevolo resta addosso, esattamente come ferisce immensamente uno sguardo torvo. Potrei dire che il mio sguardo spesso non vede, distratta da fili di pensieri mai interrotti oppure interrotti e ripresi, spesso non mi accorgo di cose importanti, ma deve essere stata la mia maniera di proteggermi dagli sguardi che feriscono, negarli ignorandoli. Almeno fino a un po’ di tempo fa era così, ora sono molto più attenta e concentrata. Perché lo sguardo indica sempre la direzione, dove guardi vai e naturalmente vale anche per la testa e il cuore.
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