da Gallinacciainfuga | Set 21, 2015 | Fuga
Ho scoperto che la piscina su di me ha un effetto meditativo, sì non ridete. Nel senso che quando sono in piscina e nuoto e nuoto (pur non essendo una bravissima nuotatrice) mi vengono in mente cose a cui non avevo mai pensato prima, ho delle intuizioni. Un po’ come mi succedeva quando correvo sulla spiaggia, probabilmente il movimento e la respirazione portano la mente in uno stato più profondo, diventa più acuta. Forse lo sapete tutti, sicuramente lo sanno tutti gli sportivi, io ho scoperto da poco che mi piace la piscina. Lo so che tra l’acqua e l’uomo c’è una vecchia connessione, che dopo il concepimento è l’acqua il nostro elemento, che ci sentiamo al sicuro per questo. Io mi sento al sicuro in piscina perché nell’ora in cui ci vado io non c’è nessuno, è una meraviglia. Ho almeno una corsia tutta per me, raramente c’è qualche nuotatore serio, ma essendo serio di me neppure si accorge, io sto lì, faccio qualche vasca, poi mi fermo, poi prendo la tavoletta, poi continuo, sempre piano. Mi piace. Riesco pure a stancarmi, piano. Il dorso è quello che mi riesce meglio, oggi cercavo di capire perché, approfittavo del fatto di essere in piscina per capire meglio, visto che mi vengono le soluzioni e infatti ho trovato la risposta. Mi viene meglio perché il mio dorso è allenato e sviluppato pur non essendo mai stata una nuotatrice, sono una che si fa carico, capace di trasportare pesi enormi e il corpo non mente. Anche senza nuotare ho il dorso allenato come una nuotatrice. La cosa che mi piace di più della piscina è l’accesso all’area cosiddetta relax (ho detto una cosa originale, lo so). Vasche pazzesche per idromassaggi, mi sento la regina delle acque, la sirena degli oceani incantati e di tutti i mari, ci sono le mattonelle blu e verdi, il sole che entra dalle vetrate e fa luccicare l’acqua e le mattonelle. Una meraviglia e mi sento invincibile.
da Gallinacciainfuga | Gen 14, 2015 | Fuga
E così un giorno siamo tutti Charlie e il giorno dopo no, per carità, non siamo Charlie, è divertente quanto ci prendiamo sul serio nelle battaglie degli altri dove chi siamo o no, da che parte stiamo o da quale parte non stiamo, non fa davvero alcuna differenza. Perché nessuno di noi, singolarmente, fa la differenza. E’ l’unica regola, ma la ignoriamo tutti. Io lo dico qui, tanto non lo legge nessuno, non credo nella motivazione religiosa degli attentati, almeno di quelli che armano (non sono l’unica, lo so) però se c’è una categoria di persone che invidio, sono quelli che hanno una fede. Vergini o no, cascate di latte e fiumi di miele o no, visto che il contratto sulla terra è a tempo determinato, chi vive meglio di chi crede nell’aldilà? Nessuno.
E se la vita che vivo, le prospettive che ho sono quelle di una vita in un cono d’ombra, in cui a nessuno interessa di me e a nessuno è mai interessato di me, non ho margini per migliorare, vivere meglio, avere una vita tranquilla la la la…Non dico averla per forza, ma tentare di averla, provare ad averla. Se per me nulla è possibile, nessun conforto è ammissibile, perché non dovrei accettare di essere qualcuno per un giorno, una star, anzi una popstar e poi provare a vedere cosa c’è di là, che, dovesse andare male, è pur sempre meglio di qua?
da Gallinacciainfuga | Dic 25, 2014 | Fuga, Shopping
Tra tutti i marchi del pianeta, tra tutte le imprenditrici di successo più o meno cialtrone, più o meno parodiate dallo storytelling, c’è n’è una il cui successo mi lascia sbalordita come tutte le volte in cui insieme al successo intravedo una bella dose di coraggio e di cattivo gusto che quando è così ricercato, accentuato, esaltato, finisce col travolgermi. Non solo me, evidentemente. Cath Kidston inonda i suoi negozi con oggetti iperfemminili, infantili, esagerati, imbambolati, forse anche scadenti ma con un prezzo adeguato in cambio del sogno che vende; una vita serena come in un cartone animato. Piena di coccole per la bambina che è in me, e non solo in me, anche in età da gallina. Agli uomini i suoi negozi fanno un effetto claustrofobico e c’è da capire, pure io non sono sicura assolutamente sicura, che i suoi oggetti mi piacciano, che mi piaccia davvero, ma nel dubbio, compro sempre qualcosa. Ed è sempre qualcosa che mi diverte, con un colore assurdo che probabilmente quando avevo cinque anni nessuno avrebbe avuto il coraggio di propormi, ma ora che decido io, voglio, insieme a una vita da tè con le bambole, con le tazze a fiorellini, i funghetti dipinti, la borsetta a pois e il cestino per il pic-nic con le margherite e poi il copri asse da stiro celeste con le roselline rosa, è stucchevole anche solo da scrivere. Io ne sono scandalizzata e incantata. Gusto inglese, produzione cinese. Furbissima, bravissima Cath. Ora aspetto Bianconiglio per mostrargli le nuove tazze.
Cath Kidston
158 Portobello Road, London W11 2EB, U.K
da Gallinacciainfuga | Dic 21, 2014 | Fuga, Shopping
Una visita a Brick Lane Market la domenica mattina merita un viaggio a Londra, non per il vintage del quale io non sono appassionata (e neppure della nostalgia che tutto il vintage come le feste si porta via), io a Brick Lane ci andrei solo per il cibo. Quel bel mercato coperto pieno di bancarelle che espongono e vendono cibo di ogni parte del mondo, succulento, colorato. E poi per quello che propongono i giovani designer, la coppia in foto propone la sua interpretazione dei tempi moderni; la nostalgia come soluzione per lo stress. Così la maglia diventa lo yoga dei tempi moderni (e dell’inverno), i due ragazzi hanno messo a punto un kit, anzi due, uno con la lana e l’altro col cashmere. Nel kit contenuto nel sacchetto troverete le istruzioni per farvi un cappellino con le vostre manine, i ferri e tutto l’occorrente, potrete quindi rilassarvi ed essere schifosamente trendy come un londinese trendy e rilassato con il knitting. Magari funziona, che ne so. Li vedesse mia nonna…
Brick Lane Market
Aldgate Station, London
da Gallinacciainfuga | Nov 28, 2014 | Fuga
(…)Qualche anno dopo, feci da sola il mio primo viaggio in aereo per Parigi, in attesa del mio volo mi ritrovai accanto ad una ragazza e a una signora dirette a Londra Heatrow, la destinazione del loro viaggio non fu l’unica cosa che riuscii a capire, anche se non si parlavano e parevano odiarsi. Erano di sicuro una madre e una figlia, la madre aveva una coda di cavallo bassa, i capelli ben pettinati, truccata e vestita come ci si immagina lo siano le vere signore, con una borsa al braccio che più in là scoprii essere una Kelly di Hermès. La figlia aveva un’espressione accigliata che le induriva il viso, un giubbotto di pelle e un paio di anfibi che io avevo visto solo in un video di musica rock. Erano aliene, dee di un mondo del quale io intuivo la distanza che non era solo una distanza da conto in banca, ma di tradizioni di famiglia, di viaggi all’estero, college esclusivi, facce schifate e vite da film. Io per quella partenza sudata scodinzolavo come un cucciolo da settimane, andavo a Parigi, avrei raggiunto i miei amici in una maison de jeunesse di rue Jean Jacques Rousseau, mi sentivo Valentina Terescova, la prima donna sulla luna. Si poteva sentire il frastuono del mio cuore palpitante senza sforzo per una settimana a Parigi in ostello e si poteva vivere la partenza per un corso di studi all’estero come la peggiore delle punizioni, esisteva un mondo che non avevo previsto o che non prevedeva me. Poi in aereo il mio vicino di posto mi invitò ad andare con lui ad Acapulco, nessuno si diverte se non è stato ad Acapulco, anche lui sembrava uscito da un film ma di quelli con Al Capone, io mi fermai a Parigi, mi persi in metropolitana e un ragazzo mi accompagnò in rue Jean Jacques Russeau, mi offrì anche un gelato, mi chiese un appuntamento ma gli diedi buca(…)
da Gallinacciainfuga | Nov 7, 2014 | Fuga
Ci siamo, il giorno in cui l’Europa diventò un parco di divertimenti per chi è in grado di comprarsela è arrivato. Altrimenti che senso avrebbe riempire le città (Parigi e pure Londra) d’ autobus vintage e trenini d’altri tempi? Non avete l’impressione di essere allo zoo? Anzi, di essere le scimmie dello zoo?
Qualcuno lo ha predetto, in percentuale ci sono molti più asiatici che europei e tutti amano l’Europa, compreranno, stanno già comprando, le case con la vista più bella ( beh dovranno contendersele con i ricchi europei, arabi e russi e anche con i mafiosi di mezzo mondo), ma io dico che alla fine vinceranno, sono tanti e determinati.
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