A proposito dell’andare avanti e delle ragioni che spingono ad andare avanti, oltre al movimento in sé,  il moto : a luogo,  da luogo,  per luogo,  in luogo; ripetere i complementi di moto aiuta a prendere la direzione e la rincorsa, nel caso.

Moto a luogo: Trovare un direzione, un posto dove andare, un luogo da visitare, un meta da raggiungere. Il corso di uncinetto, il corso di aramaico, in libro sulle  cinciallegre purché ci attiri, purchessia.

Moto da luogo: sapere da dove si viene, conoscersi, tenersi, riconoscere limiti e pregi, rileggere e finalmente comprendere quello che non abbiamo capito o riscrivere, nel senso di ripensare a quello che non ci è stato chiaro fino ad ora e che non abbiamo proprio compreso o almeno che non ci torna, recuperare l’episodio e capirlo, il tempo svela se ci si mette di impegno. Il tempo svela e ci svela, tutto.

moto per luogo: il mio preferito. Passare attraverso. Passare attraverso l’inferno, come Dante. Passare attraverso le stagioni come Hugh Grant in Notting Hill, passare attraverso la strada, la città, l’amore.

Stato in luogo: il più difficile di tutti, essere in sé oppure riuscire a stare con se stessi, farsi compagnia. Accettare, accettarsi. Cambiare senza evidenti trasformazioni. Lo stato in luogo è un complemento di moto difficoltoso, come Savasana nello yoga. Restare immobili è complicatissimo, bisogna stendersi, rilassare il collo la nuca, i muscoli del viso, rilassare le pelvi  e l’addome, il diaframma, sentire il busto che si apre, estendere le clavicole verso l’esterno, rilassare il dorso. Concentrarsi sulla respirazione e calmare il respiro. In genere a quel punto può succedere che vi pruda il naso, a me succede almeno, ho imparato che posso restare immobile e che se resisto, spostando l’attenzione o solo pensando di lenire il fastidio dall’interno, passa. E’ un grande successo. Stando ferma, la mia testa controllo il fastidio.

Ti è piaciuto? metti un like e condividi su: